Attivisti 5 Stelle minacciati a Torre del Greco (Video)

 

Attivisti 5 Stelle minacciati ed aggrediti mentre affiggevano i manifesti elettorali. Scrive il deputato 5 Stelle Luigi Gallo su  Facebook:  video>> http://www.tzetze.it/redazione/2014/05/attivisti_5_stelle_minacciati_ed_aggrediti_mentre_affiggevano_i_manifesti_elettorali/index.html )

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Quando per la prima volta ho annunciato pubblicamente che alle elezioni ci sarebbe stata una lista del MoVimento 5 Stelle per portare gli onesti nel comune di Torre del Greco, i cittadini mi hanno detto che la nostra è una città difficile e non bastava l’onestà. Come sempre i cittadini avevano ragione. Noi alla ONESTA’ affianchiamo il CORAGGIO che nasce dalla PASSIONE, dall’ENTUSIASMO, dalle COMPETENZE, dalla RABBIA ma soprattutto nasce dalla SOFFERENZA di vivere in una città inabitabile per migliaia di aspetti. Ecco perchè Marco Manna e gli altri candidati nella lista comunale del ‪‎M5S‬ di fronte alle intimidazioni e le minacce di chi attacca i manifesti per Loredana Raia non si intimorisce. Queste le sue parole, questo il video delle minacce: “Quando nei miei post o nei miei discorsi definisco i partiti come carrozzoni politici mi dicono che sono esagerato. La verità è che sono peggio di come li dipingo, gente che si allea solo per battere il nemico senza prendere mai in considerazione programmi, idee e azioni condivise. Tutto questo si tramuta in una deriva dove politici delle stessa coalizione non si conoscono nemmeno, ma poi si propongono fintamente uniti per il governo della città. In questi giorni i signori dei partiti non riescono più a controllare chi attacca i manifesti. Una volta erano gli attivisti dei singoli partiti che armati di passione, spirito di appartenenza, secchio e colla, passavano le serate ad attaccare manifesti di propaganda. Queste figure sono ormai scomparse, passione e spirito di appartenenza sono ormai un lontano ricordo per gli attuali partiti che sono così costretti d affidarsi a loschi personaggi che adeguatamente retribuiti ti fanno il lavoro sporco. Questa mattina volevamo mettere anche noi dei manifesti, volevamo essere trasgressivi usando un metodo tutto nuovo, un procedimento sconosciuto nel comune di Torre del Greco: volevamo rispettare i numeri assegnati al movimento 5 stelle ma questo non è stato possibile perché siamo stati aggrediti. Personalmente non me la sento di accusare le persone “incaricate” di affiggere i manifesti, la colpa è di chi li manda per strada senza nemmeno spiegare loro la modalità per assolvere questo compito in modo legale. Noi del movimento riusciamo ancora ad occuparci dell’affissione in proprio perché siamo una comunità, siamo persone che si sacrificano per un idea, gente che genuinamente si mette in prima linea per far funzionare i propri progetti e che è animata dalla passione e dallo spirito di appartenenza e questo ci spinge a studiare le regole e a RISPETTARLE. La legalità si vede dalle piccole cose, se non si riesce a fare propaganda in modo legale, se sei costretto ad affidarti a loschi personaggi per affiggere i tuoi manifesti, come potrai poi da amministratore governare la città in piena legalità?”.   Fonte: Tze Tze Seguici su facebook >> Resistiamo Informati

Guarisce da un cancro incurabile modificando la dieta: l’incredibile testimonianza

E se per curare il cancro fosse sufficiente modificare la dieta? Una recentissima testimonianza supporta questa teoria. La storia ha dell’incredibile: Allan Taylor, un uomo di 78 anni di Middlesbrough, Gran Bretagna, sarebbe guarito del tutto da un cancro ritenuto incurabile semplicemente sostituendo la carne rossa e i derivati del latte con 10 frutti e verdure al giorno. I dottori avevano comunicato al nonnino che purtroppo non c’era più niente da fare per curare il tumore al colon per cui aveva già subito un’operazione e diverse cure, e che ormai si era espanso fino a raggiungere l’intestino.

L’infausta notizia gli era stata comunicata per mezzo di una lettera che lo informava che non c’era più motivo di proseguire la chemioterapia e che nemmeno un’operazione avrebbe potuto aiutarlo. “Mi hanno detto che se avessero asportato il cancro, si sarebbe sicuramente sviluppato di nuovo da qualche altra parte”, ha dichiarato Taylor al Sunday Mirror, “ma ero determinato a rimanere ottimista e trovare la mia cura da solo”.

Così il signor Taylor non si è dato per vinto e ha iniziato a cercare su internet una cura alternativaper sconfiggere il male per cui i dottori ritenevano non ci fosse più nulla da fare. Dopo un’attenta ricerca, il 78enne ha deciso di cambiare radicalmente la propria dieta – e migliorare così drasticamente la propria condizione clinica.

Mr Taylor ha così sostituito la carne rossa e i derivati del latte con 10 porzioni di frutta e verdura tutti i giorni. La sua dieta includeva erbe in polvere, curry, semi di albicocca e pastiglie di selenio. “Il 6 agosto ho ricevuto una lettera dall’ospedale che diceva che dagli esami risultava che il mio cancro fosse completamente sparito. Ero guarito”.

Il fortunato ultrasettantenne è convinto che il cucchiaino di orzo in polvere sciolto in acqua calda che beveva tutte le mattine e tutte le sere abbia avuto un ruolo particolarmente cruciale nella sua guarigione. “Non ho nessun dubbio riguardo al fatto che la mia dieta mi abbia salvato la vita” ha dichiarato. “E tutto con un costo di 40€ a settimana!”

In conclusione, la notizia è frutto di una testimonianza, riportata fedelmente, ma non ci sono prove scientifiche che sia stata effettivamente la dieta il motivo della guarigione del Signor Taylor – anche se questo è quanto lui afferma. Ciò non toglie che alcune delle sostanze citate dal fortunato 78enne possano sicuramente portare dei benefici alla salute e in particolare:
 l’orzo in polvere abbatte l’acidità gastrica
– il curry ha proprietà antinfiammatorie per stomaco e intestino
– il selenio ha proprietà antiossidanti che proteggono le cellule dai radicali liberi
– i semi di albicocca contengono la vitamina B17, che sembra reagisca solo in presenza di un enzima contenuto in grandi quantità nelle cellule colpite dal cancro.

Un insieme di fattori da non sottovalutare, anche se solo gli esperti potranno fornirci un verdetto definitivo sulla guarigione di Allan Taylor.

Fonte: tantasalute.it

Verso la «privatizzazione» degli incidenti. L’intervento lo paga il cittadidano.

“Codice della strada, la novità principale. Quando non ci sono morti o feriti, per far rilevare il sinistro si potranno chiamare ausiliari abilitati. Polizia in campo sono nei casi gravi”

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Le forze dell’ordine non interverranno più sugli incidenti stradali lievi: potranno effettuare le rilevazioni solo quando ci sono morti o feriti, mentre negli altri casi si apre la porta alla “privatizzazione“. Cioè a rilievi e deviazione del traffico effettuate da ausiliari privati autorizzati dal prefetto, a spese del cittadino che li chiama (anche se si può ipotizzare che di fatto pagherà l’assicurazione, almeno nei casi in cui il privato è convenzionato con essa).

Se ne parlava da tempo ed era anche circolata qualche bozza di modifica al Codice della strada. Ma tra qualche mese (anche potrebbe volerci anche più di un anno, perché ci vorranno anche decreti ministeriali attuativi) questa novità potrebbe arrivare davvero: è inserita nello schema di disegno di legge sulla razionalizzazione del pubblico impiego, all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi.

Tutto nasce da due fattori convergenti.

Il primo – esplicitato nella prima bozza della relazione illustrativa del provvedimento – è il fatto che gli organici delle forze di polizia più attive sul fronte della circolazione stradale sono ai minimi termini. Invece, le liti tra conducenti dopo un incidente sono sempre tante, per cui spesso vengono chiamate pattuglie a “cristallizzare” la scena e a riportare la calma. Un’attività che, quando non ci sono danni a persone, le forze dell’ordine svolgono a fatica, talvolta inducendo i cittadini a soprassedere col ritardo con cui la pattuglia giunge. Inoltre, un deterrente dovrebbe essere l’obbligo di alcoltest che scatta ogni volta che gli agenti intervengono su un incidente. Ma evidentemente non basta a diminuire in modo decisivo le richieste di intervento.

Il secondo fattore è la nascita di iniziative imprenditoriali che prevedono convenzioni con assicurazioni ed enti locali (per le strade di loro competenza): con le prime s’impegnano a fotografare la scena ed effettuare gli altri rilievi (attività che le compagnie in teoria apprezzano perché scoraggiano le truffe), con i secondi s’impegnano a regolare il traffico prima che i veicoli incidentati sgomberino la carreggiata e a ripulire la strada.

Queste attività finora si sono sviluppate senza una “copertura normativa“. Ora viene stabilito che il servizio può essere svolto da imprese, associazioni o enti, autorizzati dal prefetto dopo che il personale ha conseguito un’abilitazione in appositi corsi. Per ogni intervento, gli ausiliari dovranno darne notizia alle forze dell’ordine, segnalando anche eventuali infrazioni al Codice della strada da parte dei conducenti, riscontrate nel ricostruire la dinamica del sinistro.

Queste segnalazioni dovrebbero avere lo stesso valore di atti pubblici redatti da pubblici ufficiali (articoli 2699 e 2700 del Codice civile). Quindi sulla loro base le forze dell’ordine possono multare i responsabili.

Il testo del Ddl sembra escludere che il cittadino possa chiamare le forze dell’ordine se non ci sono danni a persone. Ma la prima bozza della relazione illustrativa afferma il contrario. Si vedrà la versione definitiva della legge.

Autore: Maurizio Caprino – Il Sole 24 Ore

Prima il NORD! E poi vogliono lasciarlo indietro. Al M5S impediscono di destinare le eccedenze alle PMI.

Il Consiglio regionale della Lombardia, il 23 luglio 2013, con voto bipartisan, ha impedito la creazione del fondo denstinato alle PMI creato con le eccedenze degli stipendi degli eletti del M5S al Consiglio Regionale della Lombardia. 

Gli interventi dei portavoce di Movimento 5 Stelle Stefano Buffagni, Silvana Carcano, Dario Violi e Paola Macchi a sostegno di un emendamento che avrebbe istituito un fondo sul quale i consiglieri avrebbero dovuto versare le eccedenze di stipendio. Il Consiglio regionale della Lombardia, il 23 luglio 2013, con voto bipartisan, ha impedito la creazione del fondo. Questo a parere di tutto il Movimento è un chiaro segno di paura per una probabile ed ulteriore perdita di voti dovuta alle politiche mirate, chiare e trasparenti che gli eletti M5S stanno conducendo. Qualche mese fa anche la “NonStampa” aveva fatto i primi calcoli in tasca agli eletti nel Movimento e l’articolo fu  Andrea Malaguti .

La retribuzione di un mese e mezzo di lavoro. Aprile e metà marzo. La notizia fu la seguente:

Il primo stipendio è già stato restituito, la metà ridata indietro. Ma facciamo due conti.” 

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Leggendo il codice di comportamento interno al Movimento, alla voce “trattamento economico”, compaiono le seguenti parole: “l’indennità percepita dovrà essere di cinquemila euro lordi mensile, il residuo dovrà essere restituito allo Stato assieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato)”. Cinquemila euro lordi. Stipendio dimezzato. 

A spanne , la cifra complessiva che il Movimento restituirà alle casse repubblicane sarà di 350 mila euro al mese. Oltre quattro milioni l’anno. “A cui vanno aggiunti i 42 milioni di rimborsi elettorali e i trentamila euro a testa del trattamento di fine rapporto ai quali rinunceremo”, spiega il deputato Roberto Fico. 

Il giornalista de La Stampa conclude: “Obiettivamente un sacco di soldi. Impossibile negare la forza, non solo simbolica, della scelta. In tasca a ciascuno resterà una somma compresa tra i 2.500 euro e i 2.900 euro netti.”  il  M5S è al lavoro per la ricerca di altre strade per restituire quel denaro pubblico alle piccole e medie imprese.